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Tecnologie per l'innovazione industriale: pubblicata l'indagine

22/07/2008

Pubblicato su PIN, la rivista dell'innovazione per le PMI di Confindustria, l'inserto "Tecnologie per l'innovazione industriale", realizzato a cura della rete RIDITT, gestita dall'IPI (Istituto per la Promozione Industriale).
La pubblicazione presenta alcuni tra i principali risultati dell'indagine condotta da RIDITT sulle tecnologie per l'innovazione, che ha consentito la realizzazione di una banca dati (consultabile on line al sito http://riditt.ipi.it/ricerca_tecnologie) costituita da oltre 1400 applicazioni industriali, ricondotte a 126 tecnologie raggruppate in 10 aree tecnologiche di riferimento.
L’indagine è stata realizzata per arrivare a una sorta di inventario di quelle tecnologie che risultino più promettenti per l’innovazione industriale e, al tempo stesso, già disponibili presso i centri di ricerca e le università del nostro Paese nonché a maggior impatto per i settori industriali manifatturieri appartenenti alla tradizione del Made in Italy.
La metodologia per la realizzazione dell’indagine ha seguito un approccio “application driven”, basato cioè sull’individuazione, per ogni specifico settore, di concrete applicazioni industriali innovative, da cui poi risalire alla tecnologia e all’area tecnologica di riferimento. Questo metodo è stato preferito al più diffuso approccio “technology push”, che a partire da una data tecnologia identifica i potenziali settori di impatto. Infatti in questo modo si è cercato di individuare tecnologie appropriate ai bisogni effettivi del nostro sistema manifatturiero cosi come è attualmente strutturato.

Al fine di verificare la potenziale efficacia delle tecnologie individuate, l’IPI, attraverso una specifica collaborazione con l’AIRI (Associazione Italiana per la Ricerca Industriale) ha coinvolto nell’indagine 46 qualificati esperti, tra manager e ricercatori industriali, riuniti in appositi panel settoriali.

L'analisi ha consentito di rilevare la maggiore trasversalità delle aree dell’automazione industriale, dei materiali avanzati, delle tecnologie organizzativo-gestionali e delle tecnologie energetiche, a conferma dell’importanza di queste tecnologie per sostenere l’innovazione delle imprese manifatturiere. Inoltre si evidenzia la maggiore specificità settoriale di aree come le biotecnologie fortemente impattanti nei settori della chimico-farmaceutica ed agroalimentare.

Dal punto di vista settoriale è interessante notare come i comparti a bassa e medio-bassa intensità di ricerca siano in grado di intercettare opportunità di innovazione in diverse aree tecnologiche (automazione, ICT e organizzativo-gestionali), contrariamente al senso comune che ritiene l’innovazione appannaggio delle imprese ad alta tecnologia. Inoltre i settori dei beni strumentali, della chimica e degli autoveicoli presentano il maggior numero di incroci significativi tra settore ed area, a riprova della multidisciplinarità degli interventi di innovazione attuati dalle imprese in questi settori.


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