Il decreto del 23 luglio 2009, disciplina, ai sensi dell’articolo 1, comma 845 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, i criteri, le condizioni e le modalità di concessione di agevolazioni in favore della realizzazione di investimenti produttivi, riguardanti le aree tecnologiche individuate dall’articolo 1, comma 842 della predetta legge n. 296/2006 e per interventi ad esse connessi e collegati, finalizzati a:
a) sviluppo di piccole imprese di nuova costituzione;
b) industrializzazione dei risultati di programmi qualificati di ricerca o di sviluppo sperimentale;
c) realizzazione di programmi di investimento volti al risparmio energetico e/o alla riduzione degli impatti ambientali delle unità produttive interessate, definiti con i decreti di cui all’articolo 6;
d) perseguimento di specifici obiettivi di innovazione, miglioramento competitivo e tutela ambientale individuati dal Ministro dello sviluppo economico con i decreti di cui di cui all’articolo 6.
Sul sito del Ministero, si apprende, inoltre, che quasi 700 milioni di euro potranno essere utilizzati, come prima dotazione, grazie allo stesso decreto firmato dal Ministro Claudio Scajola.
“Il provvedimento risponde all’esigenza di utilizzare di uno strumento selettivo e non generalista per il sostegno di investimenti produttivi e orientato al rafforzamento della competitività del nostro sistema industriale”.
Le risorse dovrebbero consentire l’avvio di circa 300 nuovi progetti avanzati e, in media, si prevede che ciascuna iniziativa innescherà impieghi per 4-5 milioni di euro, di cui metà a carico delle casse pubbliche.
Il decreto agevolerà anche i programmi di investimento ad alto contenuto di innovazione nelle quattro Regioni Convergenza, ossia Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, utilizzando le disponibilità comunitarie 2007-2013 provenienti dal Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Competitività” e dal Programma Operativo Interregionale “Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico”.
Per maggiori informazioni e per scaricare il decreto con gli allegati si consiglia di consultare il sito del Ministero dello sviluppo economico.