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Rapporto OCSE, si cresce solo se c’è innovazione13/12/2012
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La crisi economica ha portato i paesi dell'Ocse, l'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, a far fronte a sfide senza precedenti e a nuove problematiche, prima sconosciute. A contenerle è il rapporto "Prospettive Ocse 2012 per la scienza, tecnologia e industria", presentato venerdì 7 dicembre presso l'Accademia dei Licei a Roma. Una fotografia di quelle dure, ma reali dove è apparso come il paese Italia cresce poco e nello stesso tempo avanza l'invecchiamento. Il direttore del MIUR per l'internazionalizzazione della ricerca, Mario Alì, durante la presentazione del rapporto ha riportato l'attenzione sul capitale immateriale. "Puntiamo sulle idee e su nuove soluzioni tecnologiche se vogliamo realmente andare incontro ad un nuovo Rinascimento"."La crescita è profondamente legata alla ricerca - ha aggiunto - e deve essere chiaro a tutti che viviamo in una società dove, far convergere conoscenze, competenze e capitale materiale significa produrre la nuova ricchezza delle nazioni". A presentare il volume anche Dominique Guellec, economista dell'Ocse e editore responsabile della pubblicazione, oltre ad Elettra Ronchi sempre dell'Ocse che nell'ambito del volume ha curato e illustrato una parte importante dedicata al tema della" ageing society", analizzata sia dal punto di vista economico che sociale.
Per la consultazione del rapporto
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